La scelta di alimentarsi esclusivamente con frutta e verdura rappresenta una direzione alimentare precisa e radicale, che si distingue dalle diete tradizionali sia per la selezione degli alimenti ammessi, sia per le motivazioni di chi la intraprende. Alcuni individui compiono questa scelta per ragioni etiche, ecologiche o di salute, scegliendo di eliminare del tutto prodotti di origine animale e altri cibi trasformati.
I principali nomi di chi consuma solo frutta e verdura
Nell’ambito dell’alimentazione a base vegetale esistono definizioni specifiche a seconda degli alimenti inclusi o esclusi.
- Fruttariani: Questa denominazione si applica a coloro che scelgono di alimentarsi quasi esclusivamente di frutta, talvolta compresi anche i semi e le noci, ma spesso limitando o escludendo completamente i vegetali non considerati frutti. Nel linguaggio comune, però, i fruttariani comprendono una gamma di approcci che spaziano da chi mangia solo frutta cruda a chi include anche piccoli quantitativi di ortaggi come pomodori o cetrioli, anch’essi tecnicamente frutti secondo la definizione botanica.
- Crudisti vegani fruttariani: In questa categoria rientrano coloro che mangiano solo alimenti vegetali crudi, con una prevalenza di frutta. Ammettono anche alcune verdure e semi oleosi in forma naturale, non lavorata né cotta.
- Fruit based: Si usa a volte il termine anglosassone per identificare una dieta basata prevalentemente sulla frutta, in cui tuttavia possono essere inclusi ortaggi dolci o anche alcune varietĂ di verdure crude.
Se invece si parla genericamente di persone che rinunciano a qualsiasi alimento di origine animale, la definizione corretta è vegani. Tuttavia, i vegani includono nella loro dieta anche cereali, legumi, semi, frutta secca oleosa e derivati vegetali, non solo frutta e verdura.
Nel caso in cui gli unici alimenti consumati siano verdure e frutta (senza cereali, legumi, tuberi nĂ© derivati), non esiste una parola italiana universalmente riconosciuta oltre al termine “fruttariano” adattato in senso lato.
Benefici e rischi per la salute
Una dieta composta esclusivamente da frutta e verdura garantisce un eccellente apporto di vitamine, minerali, antiossidanti e fibre, sostanze fondamentali per la salute generale dell’organismo. Esse contribuiscono a prevenire disturbi cardiovascolari e favorire la regolaritĂ intestinale, sono particolarmente utili per la perdita di peso e il controllo della fame, grazie all’elevato effetto saziante dovuto al contenuto di fibre. Anche numerose ricerche sottolineano il ruolo centrale dei vegetali nella prevenzione delle principali malattie croniche grazie all’apporto di fitocomposti bioattivi.
Chi segue regimi alimentari a base quasi esclusiva di frutta e verdura, tuttavia, si espone a rischi di carenze importanti, soprattutto di proteine, vitamina B12, vitamina D, calcio, ferro e acidi grassi essenziali che in natura sono forniti solo da alimenti non vegetali o da categorie vegetali escluse in queste diete (come legumi e semi oleosi). Inoltre, l’eccesso di zuccheri semplici derivanti dalla frutta potrebbe influire sul metabolismo in individui predisposti. Per questi motivi, tale tipo di alimentazione è spesso proposto solo come dieta temporanea e non come stile di vita stabile.
Le principali varietĂ di frutta e verdura nella dieta
Chi sceglie di nutrirsi esclusivamente di questi alimenti fa un ampio uso della varietà stagionale disponibile. Dal punto di vista nutrizionale, la rotazione dei prodotti freschi permette di sfruttare al meglio le proprietà e i nutrienti dei diversi vegetali, differenziando i menù in base a ciò che la stagione offre.
Frutta tipica di stagione
- In inverno: arance, mandarini, limoni, kiwi, pere, mele
- In primavera: fragole, ciliegie, albicocche, pesche
- In estate: meloni, angurie, pesche, susine, fichi, uva
- In autunno: mele, pere, uva, cachi, castagne
Ortaggi e verdure di stagione
- Autunno-inverno: cavolfiore, verza, cavolo nero, radicchio, spinaci
- Primavera: asparagi, agretti, carciofi, lattuga, piselli
- Estate: pomodori, cetrioli, zucchine, peperoni, melanzane, fagiolini
Consumare prodotti stagionali, oltre a migliorare il profilo nutritivo della dieta, garantisce freschezza e riduce l’impatto ambientale, sostenendo la biodiversità agricola locale.
Approcci dietetici e menĂą esempio
Le diete che prevedono il consumo esclusivo di frutta e verdura sono spesso utilizzate per brevi periodi, quali pratiche depurative o tentativi di perdita di peso rapida. Un tipico menĂą in questo ambito prevede diversi piccoli pasti quotidiani basati su centrifugati di frutta o verdura, insalate miste, macedonie e pochi condimenti.
Un esempio possibile è:
- A colazione: frullato a base di banana e mela
- Pranzo: insalata di lattuga, pomodori e cetrioli accompagnata da macedonia fresca
- Cena: zucca al vapore, finocchi e arance
- Spuntini e merende a base di tisane drenanti o piccoli pezzi di frutta di stagione
Talvolta sono ammesse piccole quantitĂ di semi oleosi (es. noci) per arricchire il contenuto proteico, ma nelle versioni piĂą rigide vengono esclusi anche questi. Sono invece sempre banditi alimenti come cereali, legumi, latticini, carne, pesce e uova.
Alcuni regimi temporanei, definiti protocolli “fruit and veggie cleanse”, vengono suggeriti da alcuni nutrizionisti come approcci detox a breve termine, con la raccomandazione di ritornare a una dieta completa e bilanciata successivamente. I menu sono calibrati per apportare sazietà , idratazione e contenere poche calorie, ma non sono adatti per periodi prolungati data la mancanza di specifici nutrienti.
L’importanza della varietà e dell’equilibrio
Seguire regimi così restrittivi impone una forte attenzione al benessere globale. I sostenitori di una dieta composta solo da frutta e verdura sottolineano spesso come, grazie all’alto contenuto di fibra, acqua e micronutrienti, sia possibile ottenere benefici per regolazione intestinale, controllo della fame e prevenzione di malattie croniche. Tuttavia, la lunga esclusione di altri gruppi alimentari può condurre nel tempo a denutrizione e a gravi carenze vitaminiche e minerali, rendendo fondamentale il monitoraggio medico.
Sebbene nel linguaggio comune il termine “fruttariano” ricorra spesso per indicare chi consuma solo frutta e verdura, è corretto ricordare che il termine tradizionale usato nel mondo scientifico resta sempre “vegano” per chi esclude tutti gli alimenti animali, mentre tra questi il fruttariano rappresenta un sottogruppo ben piĂą radicale.
Per avvicinarsi in modo sostenibile ai benefici di un’alimentazione ricca di frutta e verdura, molti nutrizionisti consigliano di integrare questi alimenti come base fondamentale della dieta, arricchendola però di legumi, cereali e semi per ottenere l’apporto completo dei macronutrienti essenziali alla salute umana.
In sintesi, chi sceglie di basare la propria alimentazione esclusivamente su frutta e verdura viene generalmente indicato come “fruttariano” o “crudista fruttariano”, e se questa scelta include soltanto questi due gruppi alimentari, non esiste attualmente una denominazione più precisa comunemente accettata nel lessico italiano. Per ogni variazione più ampia del regime alimentare, la terminologia si adatta al grado di restrizione e alle tipologie di cibi vegetali consumati.