La disinfestazione, pratica indispensabile per rendere gli ambienti domestici e professionali più sicuri e salubri, comporta l’utilizzo di pesticidi che non di rado presentano rischi concreti per la salute, soprattutto se respirati accidentalmente. I prodotti utilizzati, sotto forma di aerosol, fumi o polveri, possono facilmente restare sospesi nell’aria e venire inalati sia dagli operatori, sia dagli abitanti dello spazio trattato, dando origine a problematiche che variano dalla semplice irritazione alle intossicazioni più serie.
Meccanismi di esposizione e fattori di rischio
L’ingresso dei pesticidi nell’organismo avviene innanzitutto per inalazione. Quando vengono impiegati formulati aerosolizzati, nebulizzati o volatilizzati, le particelle chimiche possono essere respirate, entrando così nel sistema polmonare dove, sfruttando la vasta superficie degli alveoli (pari a circa 70-80 metri quadrati), il loro assorbimento nel sangue avviene in modo praticamente immediato. Questa rapidità riduce le possibilità di reagire o di adottare rimedi efficaci qualora si verifichi un avvelenamento acuto.
Un altro canale di assorbimento è la pelle: tra le superfici trattate, il contatto con residui può comportare rischi cutanei dovuti alla capacità di alcuni principi attivi di superare la barriera epidermica. Il rischio cresce anche per gli occhi e le mucose. Infine, c’è il pericolo dell’ingestione (ad esempio portando accidentalmente le mani alla bocca dopo aver toccato superfici contaminate).
Lavoratori addetti alle disinfestazioni, chi vive o lavora negli ambienti appena trattati e chi si trova in aree urbane dove sono stati effettuati trattamenti, sono i soggetti più esposti. Tuttavia, anche chi si ferma per pochi minuti in un luogo appena disinfestato può correre rischi, specialmente quando la ventilazione è scarsa e le finestre sono chiuse dopo gli interventi.
I sintomi dell’esposizione: cosa accade davvero se si respirano questi prodotti?
L’effetto sulla salute dipende dal tipo di principio attivo e dalla quantità inalata. Gli insetticidi organofosforici (come paratione, malatione, diazinone, dursban, cropirifos) e i carbamati (come carbarile, aldicarb, carbofurano) sono spesso associati ai rischi più alti. Alcuni di questi principi attivi, così come il sarin, sono noti per essere particolarmente tossici anche a basse concentrazioni.
I sintomi più frequenti vanno da tosse, starnuti, lacrimazione, irritazione della gola e degli occhi, fino a manifestazioni più allarmanti:
- Respiro affannoso e dispnea
- Debolezza muscolare, crampi e, nei casi più seri, spasmi
- Sudorazione eccessiva, salivazione eccessiva
- Vomito ed evacuazioni intestinali frequenti
- Vista offuscata
- Alterazioni del ritmo cardiaco (come bradicardia, ipotensione e aritmie)
- Convulsioni (nei casi più gravi, in particolare con gli organofosforici)
Questi sintomi possono insorgere in modo rapido (minuti o ore), ma la loro durata varia: quelli provocati dai carbammati spesso si risolvono nel giro di ore o giorni, mentre quelli causati dagli organofosforici possono protrarsi per settimane. In casi estremi, l’intossicazione può portare anche all’arresto cardiaco o a crisi respiratorie, anche se la letalità resta bassa se si interviene tempestivamente.
Attenzione anche ai piretroidi, usati nei trattamenti domestici: causano prevalentemente disturbi lievi come lacrimazione, tosse e starnuti, ma a dosi elevate possono provocare difficoltà respiratorie. È importante notare che la diagnosi di avvelenamento si basa sull’osservazione dei sintomi e spesso richiede il ricorso ad analisi del sangue e alla somministrazione di farmaci specifici come l’atropina.
Prevenzione, buone pratiche e cosa fare in caso di incidente
Per evitare l’esposizione ai pesticidi, è fondamentale adottare comportamenti precautelari:
- Non soggiornare in ambienti trattati fino al termine del tempo di attesa indicato sulle istruzioni
- Arieggiare abbondantemente i locali dopo ogni disinfestazione, soprattutto se sono stati impiegati prodotti aerosol o fumiganti
- Proteggere occhi, naso, bocca e pelle anche durante le normali pulizie post-disinfestazione
- Non utilizzare prodotti chimici senza indossare i necessari DPI come mascherine, occhiali e guanti
- Non mescolare detergenti o pesticidi: il rischio di formazione di nubi tossiche è reale e documentato
In caso di inalazione accidentale, valuta attentamente la gravità dei sintomi. Nei casi di disturbi lievi (come tosse, starnuti, irritazione), è sufficiente uscire immediatamente dall’ambiente contaminato, respirare aria fresca e idratarsi. Nei casi di sintomi più gravi (difficoltà respiratoria, alterazione del ritmo cardiaco, vomito o convulsioni), è necessario allertare tempestivamente il medico e, se serve, recarsi al pronto soccorso.
Ricorda che non sempre i sintomi si manifestano immediatamente: possono insorgere anche dopo diverse ore, quindi è opportuno monitorare il proprio stato di salute nelle ore successive all’incidente.
Impatto sulla salute a lungo termine e rischio tumorale
Numerosi studi hanno indagato il legame tra esposizione ai pesticidi e il rischio di sviluppare tumori. L’esposizione cronica, anche a basse dosi, non va sottovalutata: alcuni principi attivi sono stati associati a un aumento dell’incidenza di patologie tumorali quali linfomi, leucemie e carcinomi, come evidenziato dalla letteratura scientifica citata in vari studi nazionali e internazionali. Il rischio è maggiore per chi lavora stabilmente nel settore disinfestazioni, ma sono documentati casi anche tra chi vive in ambienti frequentemente trattati o nelle vicinanze di campagne agricole e aree urbane sottoposte a cicli regolari di trattamenti anticrittogamici.
Oltre al rischio oncologico, l’esposizione ripetuta può avere effetti neurotossici, immunosoppressivi e, nei bambini e adolescenti, può incidere sullo sviluppo neurologico e cognitivo. Interventi tempestivi e l’utilizzo di prodotti più sicuri o di alternative biologiche possono limitare drasticamente questi rischi.
In conclusione, respirare involontariamente i prodotti usati nelle disinfestazioni, anche per pochi minuti, può rappresentare un rischio reale. La consapevolezza, la prevenzione e il rispetto delle regole di sicurezza sono gli strumenti chiave per proteggere la salute personale e collettiva.
Per approfondire il tema della tossicità dei pesticidi e degli insetticidi consulta fonti scientifiche autorevoli e affidati sempre ai professionisti quando si tratta di interventi di disinfestazione.